Dente di leone - l'erba più sottovalutata che protegge il fegato!

Hai spesso le caviglie gonfie e ti senti come un pallone subito dopo il pasto? Una soluzione per alleviare i tuoi problemi potrebbe trovarsi sul prato vicino. Scopri perché.

Sicuramente, ognuno di noi conosce il dente di leone (o tarassaco). Per alcuni di noi è un’erba inutile mentre gli altri lo usano come una decorazione in primavera.

image

Nella medicina tradizionale, il dente di leone è stato usato per secoli

Pochi conoscono i suoi effetti eccezionali sul corpo, che per secoli hanno aiutato le persone in tutto il mondo. È da sempre stato usato nella medicina tradizionale araba e cinese, principalmente per aumentare la produzione di urina (effetto diuretico) e per problemi digestivi, poiché migliora il funzionamento del fegato e della cistifellea.

Combatte la ritenzione idrica

La saggezza tradizionale è stata scientificamente dimostrata con studi moderni. Il suo effetto diuretico è paragonabile a quello del farmaco di riferimento Furosemide, perciò classifichiamo il dente di leone tra i diuretici naturali. Poiché il dente di leone è una ricca fonte di potassio, ne previene un’eventuale perdita, causata dall'aumento dell'escrezione urinaria.

Pertanto, non ha effetti collaterali tipici di un diuretico sintetico, ma aiuta anche ad alleviare problemi al fegato, alla vescica e ai reni.

Alcuni studi indicano anche il potenziale di abbassamento dei livelli di glicemia, attribuibile a una grande quantità di inulina e fibre idrosolubili, nella radice del dente di leone. Così può ridurre l'appetito, stimolare la digestione e allo stesso tempo fornire al corpo molte vitamine e minerali.

Accelera la secrezione di tossine dal corpo

Studi recenti hanno dimostrato che il dente di leone accelera la secrezione di tossine dal corpo. Un esempio di tale tossina è il tetracloruro di carbonio, che può essere riscontrato in molti detergenti (tra cui smacchiatori) domestici, sebbene sia stato dimostrato che si tratta di uno dei veleni più dannosi per il nostro fegato.

L’assunzione del dente di leone ti aiuterà a:

  • Eliminare i liquidi in eccesso
  • Eliminare le tossine dal corpo
  • Rafforzare il fegato
  • Disintossicare il corpo
  • Diminuire l’appetito

WaterOut Strong - i benefici del dente di leone durante tutto l’anno

Se vuoi approfittare dell’effetto disintossicante del dente di leone e sbarazzarti del gonfiore e alcuni chili di troppo, ti consigliamo la bevanda WaterOut Strong.

Oltre al dente di leone, contiene anche la polvere di frutta di fico d’India, l’estratto di foglie di prezzemolo, l’estratto di foglie di carciofo, l’estratto di frutto secco di cardo mariano e l’estratto di foglie di vite rossa.

Studi clinici hanno dimostrato che WaterOut Strong aumenta fino al 27% l'eliminazione d’acqua in eccesso e tossine dal corpo e riduce il gonfiore fino al 60%.
Siccome migliora il funzionamento del sistema linfatico e la circolazione del sangue, ti aiuterà a diminuire anche la cellulite.

Disintossicazione naturale per tutto l'anno!

 

 

Vorresti alcune ricette detox gratis?

Risorse:

1. Al-Maliki, A., Kamel, A.A., Gamal, A. and Hassan, A. (2013) Hepatoprotective effect of Dandelion (Taraxacum officinale) against induced chronic liver cirrhosis. Journal of Medicinal Plants Research, 7: 26-35.
2. Wirngo FE, Lambert MN, Jeppesen PB. The Physiological Effects of Dandelion (Taraxacum Officinale) in Type 2 Diabetes. The Review of Diabetic Studies : RDS. 2016;13(2-3):113-131.
3. Choi U-K, Lee O-H, Yim JH, et al. Hypolipidemic and Antioxidant Effects of Dandelion (Taraxacum officinale) Root and Leaf on Cholesterol-Fed Rabbits. International Journal of Molecular Sciences. 2010;11(1):67-78 4. https://www.gorenjske-lekarne.si/svetovanje-clanek/regrat-navadni
5. M. Odabasi (2008). Halogenated Volatile Organic Compounds from the Use of Chlorine-Bleach-Containing Household Products. Environmental Science & Technology 42 (5): 1445–51.
6. J Ethnopharmacol. 2010 Aug 9;130(3):569-77.
7. Zhang J, Kang M-J, Kim M-J, et al. Pancreatic lipase inhibitory activity of taraxacum officinale in vitro and in vivo. Nutrition Research and Practice. 2008;2(4):200-203.
8. Molecules. 2017 Aug 25;22(9).
9. J Altern Complement Med. 2009 Aug;15(8):929-34.